dal 24 al 26 settembre 2019, nel quadro del progetto Med-villes di cooeprazione decentrata, una delegazione di Sopra i ponti composta da Mohamed Rafia Boukhbiza, Consuelo Paris e Antonella Selva ha effettuato una missione nel nord del Marocco per prendere contatti con enti locali e esponenti della società civile.
Il principale incontro si è svolto nella città di Meknes, individuata dal comune di Bologna come possibile partner per un patto di cooperazione, o gemellaggio, tra città mediterranee. In effetti la scelta, che era stata suggerita dall’ex ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, è indubbiamente fondata date le analogie tra le due città: entrambe di antica fondazione e custodi di un importante patrimonio storico-artistico, di dimensioni comparabili (550.000 abitanti Meknes, 380.000 Bologna), entrambe importanti città universitarie e, non ultimo, amministrazioni che si vogliono dinamiche e all’avanguardia. Non essendoci mai state prima relazioni ufficiali tra le amministrazioni delle due città, tuttavia, la comunicazione stentava a decollare, per questo motivo ci siamo attivati come “ambasciatori dal basso” prendendo contatti direttamente con gli amministratori di Meknes fin dal mese di luglio e venendo ricevuti dal sindaco, Dr. Abdellah Bouanou e alcuni suoi collaboratori, il 26 settembre (foto in testata). L’incontro ha permesso di illustrare la proposta di patto di collaborazione del Comune di Bologna, che è stata accolta positivamente, e mettere in contatto diretto i funzionari delle due amministrazioni. Con l’occasione abbiamo pesentato il progetto Med-villes che ci vede partner del Comune di Bologna, e l’incontro di scambio e formazione tra enti locali previsto dal progetto per il 23-24-25 ottobre 19,, che il sindaco di Meknes ha deciso di accogliere nella propria città.
La missione nel nord è proseguita con incontri di conoscenza dell’interessantissima realtà di artigianato femminile diffuso nella città “santa” di Moulay Idriss 1° (meta di pellegrinaggio al mausoleo del fondatore della dinastia idrisside e primo portatore della fede islamica in Marocco) quindi con una tappa nella provincia di Taounate, nelle montagne del Rif, dove abbiamo conosciuto diverse piccole cooperative di lavorazione della frutta secca, prodotto tipico del territorio e l’amministrazione del piccolo comune rurale di Bouhouta, che ci è sembrato particolarmente aperto nei confronti della società civile.
L’ultimo incontro si è svolto all‘eco-villaggio di Had Brachoua (Rabat), con la cooperativa di produzione agroalimentare.